Giro/Crostis
Giro/Crostis
Oggi: il Monte Crostis
Ques’oggi, approfittando della magnifica giornata di sole, altra ispezione delle tappe del Giro. Oggi è stata la volta della salita del Monte Crostis, novità assoluta per il Giro e posizionata con perfidia prima dello Zoncolan, a cui assomiglia per difficoltà e cattiveria delle rampe (soprattutto i 2 chilometri finali).
Con quattro fidi amici del Pedale Veneziano (Franco, il cartografo Piero, Gilberto e “Bufalo”) ci siamo recati in quel prezioso gran pezzo di Carnia e ci siamo goduti i suoni di paesi come Verzeghis, Chiaulis, Comeglians, Mieli, Tualis...
E qui sono stati cavoli amari, un tête à tête tra me e il Crostis, salita ostica, su strada che si stringe fino a diventare una sorta di sentiero.
La strada era chiusa al traffico veicolare perché la stanno preparando per il giro, il fondo stradale è ancora molto rugoso e malandato ma soprattutto tutto attorno a me, centinaia e centinaia di abeti abbattuti, quelli più a ridosso del ciglio della strada, imolati al passaggio della carovana per garantire la sicurezza delle stesse. L’impressione è quella di enormi fiori recisi adagiati tristemente sul bordo di un prato, ma qui siamo per circa 8 chilometri all’interno di una ricca e splendida abetaia.
Una meraviglia, con gli stretti tornanti come una consolazione e momento di respiro tra un rettilineo assassino e un altro. E in cima, una vista straordinaria, la panoramica delle Vette che consente di godersi le cime più altea, ancora abbondantemente innevate del Friuli e della Slovenia.
Tra un mese saremo ancora là...
giovedì 21 aprile 2011