Giro/Ricognizione cronoscalata

 

Ricognizione Cronoscalata Belluno-Nevegal

 

Oggi 5 aprile abbiamo effettuato la prima ricognizione di un percorso del Giro d’Italia, esattamente della sedicesima tappa, la Belluno-Nevegal, una cronoscalata. Solo 12,5 km che però hanno lasciato il segno sulle nostre gambe (probabilmente perché nel nostro caso quest’oggi si è trattato dell’ennesima salita di giornata, dopo il Passo San Boldo, la Val Morel e un altro versante del Nevegal).

Dopo la partenza da Piazza dei Martiri e il passaggio per il centro su acciottolato, ecco la picchiata fin sul Piave, poi 3.5 km di salita lieve, che i professionisti si “bruceranno” a tutto gas, e poi, a Caleipo, appare alla fine di un lungo rettilineo il profilo cattivo di un muro, la salita del Nevegal che esige le sue vittime.

Sono 4,4 km abbastanza asfissianti, non terribili ma comunque al 10,3%, con punta massima al 14% anche se la strada che si inerpica in cima all’altopiano niveo è sempre sufficientemente larga, quasi rassicurante. Meno, decisamente meno (almeno per noi) lo sono le sue pendenze…

Saremo curiosi di vedere le proiezioni della nostra media nel tratto più duro della salita (il nostro ciclo-computer stentava a superare la velocità di 8 kmh) con quella del vincitore, ma già lo sappiamo come andrà a finire (a metà strada tra il doppio e il triplo).

E alla fine, all’altezza dell’avveniristico Santuario della madonna di Lourdes, ci sarà spazio per le allucinazioni… non solo per noi. Anche perché questa tappa avverrà il giorno dopo la sosta, e questo, si sa, è molto delicato per i professionisti.

 

martedì 5 aprile 2011

 
 

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