Dodicesima tappa
Dodicesima tappa
Tappa 12: Castelfidardo-Ravenna (184 km)
Vito Pardo, chi era costui?
Ai piedi di Castelfidardo campeggia l’enorme Monumento ai Vittoriosi, guidati dal generale Cialdini nella battaglia qui tenutasi nel 1860. Colossale, immerso in un enorme parco, statue di bronzo adagiate su un basamento di sasso vivo, particolarmente antiretorico ed espressivo. È l’opera più importante dello scultore veneziano Vito Pardo, legato a filo doppio col mondo della bici. È infatti il fondatore nel 1898 dell’Audax Italiano, che si prefiggeva lo scopo di promuovere il turismo sportivo con “marce di resistenza” di almeno 200 chilometri da coprirsi in un massimo di 17 ore. Il tutto nacque quando Pardo organizzò, a 25 anni, una pedalata Roma-Napoli e la decina di giovani che la conclusero furono definiti dalla stampa nazionale “audaci”. Senza cambi, con bici pesantissime, ruote piene. Ciclismo epico. Come quello che muove tutt’oggi i “randonneurs” italiani, che si sciroppano anche 600 o 1000 chilometri no-stop. Nel nome dell’Audax. Oltre un secolo dopo Vito Pardo, artista e ciclista.
Paolo Soprani
Questo monumento fu fortemente voluto da Paolo Soprani, sindaco di Castelfidardo nei primi del ‘900 e fondatore dell’industria italiana della fisarmonica nel lontano 1864. Membro dell’Accademia degli Inventori di Parigi, diede impulso industriale alla cittadina marchigiana grazie alla sua creazione e tuttora nel bel Museo della fisarmonica si trovano le importanti tracce della storia di questo geniale strumento che trasmette il sapore di un divertimento nostrano e di feste sull’aia. A dispetto dello sguardo apparentemente truce, sopra due foltissimi baffi, del suo busto in bronzo nel centro cittadino.
La bella ciclista di Pesaro
È apparsa all’improvviso, inguainata in una divisa di lycra nera, vitino da vespa, mandolino morbidamente adagiato sul sellino, criniera rossa con coda di cavallo (ahimè, vezzo a discapito della sicurezza e del casco). Le chiedo una superflua indicazione per uscire da Pesaro in direzione Rimini e agitando le dita laccate di rosso m’indirizza sulla strada corretta. Poi svanisce nel nulla. Resta il dubbio: realtà o fantasia? Non è ancora il momento delle allucinazioni, quelle sono previste per i prossimi tre giorni, di salite atroci dove si vedranno le streghe. Oggi è ancora il tempo delle fate. D’altronde in questi ultimi anni sono sempre più numerose le donne che si dedicano alla bicicletta e la loro presenza allieta la permanenza sulle strade dei branchi di maschi ricurvi sul manubrio. Il bello è quando vengono superati e staccati dalle amazzoni a due ruote! Toste.
Riviera
Una riviera che si risveglia, che sta uscendo dal torpore invernale e sta preparandosi per la lunga stagione di schiamazzi, feste e bagordi, con i bagni allineati e numerati, uno dopo l’altro, e un muro di alberghi ultramoderni alle spalle. Dietro ancora le terre malatestiane, i castelli, le rocche. E poi profumi di piadine e della prima crema solere. Non è assolutamente spiacevole pedalare lungo il mare: ci sono anche alcuni bei tratti di rossissima pista ciclabile sia da Fano a Pesaro che nel cuore della riviera romagnola. Si risvegliano i sensi.
Cesenatico
Passando per Cesenatico è impossibile resistere alla tentazione (e al bisogno) di rendere omaggio a Marco Pantani, croce e delizia di noi ciclisti che lo abbiamo visto trionfare e poi sparire per sempre. Si può definire lo specchio del ciclismo moderno, esaltante ma taroccato, pulito ma sporco, d’acciaio ma fragile. E il monumento che lo ricorda, in riva al mare, è il suo simbolo. Da scommetterci che molti dei 12.000 partecipanti alla Gran Fondo Nove Colli di domenica prossima vi andranno in pellegrinaggio.
Mahjong e Ravenna
Cose strane della vita: a Ravenna si gioca cinese. Fin dai primi del ‘900 infatti si è diffuso questo strano gioco con tessere di osso e bambù con ideogrammi, importato dalla comunità cinese di venditori ambulanti di cravatte che ivi risiedeva. Ben presto il gioco attecchì tra i locali e tuttora è il gioco da tavola più diffuso, che sostituisce la tradizionale tombola natalizia. A Ravenna viene prodotto (dalla famiglia Valvassori) usato e giocato, tanto che si è costituita la Fimj, Federazione Italiana Mah-Jong. Strano? Mah!?
I servizi sono realizzati in collaborazione con:
Archivi Ambrosiani, Ediciclo Editore, Cannondale, Scavezzon, Gore bike wear, Sara Sport, Canon
e con gli Enti Turistici, Associazioni Albergatori e Comuni di:
Langhe Roero Alba, Reggio Emilia, Costa degli Etruschi Piombino, APT Umbra Orvieto, Sapri, Alba Adriatica, Regione Marche, Hotel Tre Querce di Camerano, fam. Pontoni, Lienz, Consorzio di Promozione Turistica Marca Treviso, Consorzio di Promozione Turistica Marca Treviso, Consorzio Turistico Provinciale di Sondrio
mercoledì 18 maggio 2011