Ventesima tappa
Ventesima tappa
Tappa 20: Verbania-Sestriere (242 km)
Lucciole e lanterne
Nel buen retiro di Anna e Gianni, amici di Pettenasco sul lago d’Orta, si passa la serata tra tramonti mozzafiato sul lago e un mare di lucciole. Noi cittadini non ci siamo più abituati, ma l’Italia che in queste tre settimane abbiamo attraversato in lungo e in largo è in gran parte ancora legata ai ritmi di provincia, alle scansioni della campagna e della natura. Che in questo mese di maggio, forse il più bello dell’anno, esplode in tutta la sua bellezza. È anche l’Italia impavesata di tricolori, l’Italia dei musei minori ma curiosi, è l’Italia del volontariato, delle parrocchie, dei mille comitati. È l’Italia della solidarietà. L’Italia che è più buona di quanto essa stessa non si dipinga.
Il personaggio di tappa: Giovanni Malgaroli
A Verbania sorseggiamo un cappuccino sul lungolago in compagnia di Giovanni Malgaroli, presidente dell’Associazione LetterAltura, che parla con entusiasmo della sua creatura. È il Festival letterario che esplora l’affascinante universo della montagna. LetterAltura ha riscosso fin da subito un grande successo di critica e di pubblico. Giunta alla quinta edizione, dal 22 al 26 giugno, sul Lago Maggiore a Verbania si parlerà quindi di montagna, di incontri tra culture, di viaggi, di musica. Tra i 150 ospiti nazionali e internazionali ricordiamo Quilici, Dorfles, Wu Ming 2, Gambarotta, Guccini, Aime, Ollivier, Comenicini, Mercalli, Vassalli, Gregori, Jarre, Milani, Magoni. E nei primi tre week-end di luglio gli incontri si sposteranno nelle valli limitrofe, Valle Antrona, Valle Antigorio, Val Formazza, Valle Vigezzo. Molto legata al territorio e basata sul volontariato dei numerosi collaboratori, LetterAltura è un’occasione da cogliere al volo perché in questo caso Lago Maggiore non vuol dire solo lago.
“No Tav” Valley
“Ma con gran pena le reca giù”. Torniamo nuovamente sui banchi delle elementari con banali esercizi di mnemotecnica e oggi è CON e GRAN, cioè le Alpi Cozie e Graie, separate tra loro della ampia Val di Susa. La vedetta di questo territorio è certamente la Sacra di San Michele, nei pressi di Avigliana, che incombe sulla valle, austera e minacciosa. Ha ampiamente ispirato Umberto Eco e il suo “In nome della rosa”. Oggi Val di Susa automaticamente vuol dire lotta contro i Treni ad Alta Velocità e in effetti qui ovunque è riportato lo slogan No Tav, scritto coi sassi sui prati, dipinto sui muri o sull’asfalto. Insistenza e combattività da valligiani.
La voce del bosco
No, non è il titolo di un novo libro di Mauro Corona, bensì ciò che si è percepito lungo l’infinita salita del Colle delle Finestre. I primi 10 chilometri immersi in un bosco incantato, a strada chiusa alle auto, gli ultimi 9 su sterrato. Immersi nel silenzio della fatica si ascolta perfettamente il chiacchierìo degli alberi, lo stormire delle fronde, il cicaleccio degli uccelli. Su uno strettissimo nastro d’asfalto che si inerpica con la costanza e la continuità tipica delle strade militari: un grande pregio! Il profilo altimetrico parla di una pendenza costante del 9,3%. Con lo sterrato – perfettamente scorrevole (sperando non piova quando passerà il Giro) – il panorama si apre con viste a picco sulla Val di Susa e impennate tra neve e nuvole. Dove osano le aquile. Ce l’abbiamo fatta! Soddisfazione. E poi ci si tuffa verso le valli occitane, come la Val Chisone, dove il vento fa il suo giro.
Razionalismo ad alta quota
Sestriere, ultima salita. Di recente costituzione – il comune è stato fondato nel 1934 – è stato voluto, pensato e ideato da Giovanni Agnelli, che ha spinto moltissimo per farlo diventare un centro sciistico internazionale, con funivie, piste da sci e le due grandi torri razionalistiche che sono diventate il simbolo della località. Talmente invasive che a ben guardare non son neppure brutte. Ma la nostra attenzione è tutta concentrata nella ricerca del cartello di ingresso a Sestriere. Sarà una foto storica: la conquista dell’ultima salita del nostro Giro prima.
I servizi sono realizzati in collaborazione con:
Archivi Ambrosiani, Ediciclo Editore, Cannondale, Scavezzon, Gore bike wear, Sara Sport, Canon
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venerdì 27 maggio 2011