Amici artisti e visionari: Claudio
Amici artisti e visionari: Claudio
Amici artisti e visionari: Claudio Busatto
L’ho conosciuto a Ciclomundi, il Festival del viaggio in bicicletta, quarta edizione, che si è tenuto a metà giugno. Pedalava sulla sua bicicletta, su apposito cavalletto, quindi stava ferma, e il movimento ciclico e ipnotico del pedale, collegato con un sistema di ingranaggi (costruiti da lui grazie a una stampante 3D)ad un pantografo e ad un pennarello, gli consente di disegnare il suo proprio viaggio, soste, sobbalzi e tutto quello che vuol dire muoversi, su un foglio di carta.
Che diventa un quadro, un racconto disegnato del proprio percorso, che può rappresentare anche il percorso interiore...
Questa sua invenzione la porta in giro (Claudio è un designer, abita vicino a Venezia – esattamente a Salzano – e ama viaggiare) e vende le sue opere anche per finanziarsi i viaggi in bici. Prossimo progetto: Africa. Di questi tempi...
Madagascar. 4 mesi di viaggio a partire dall’agosto 2015.
Bravo Claudio, in bocca al lupo...
A questo proposito sentite cosa ha scritto di lui il bravo Marco Pastonesi sulla Gazzetta, nella sua rubrica “Pane e Gazzetta” del 20 giugno:
Busatto e la sua bici artista
Un viaggio in bicicletta disegna traiettorie, interpreta altimetrie, ricama mappe. Insomma, ha i suoi alti e bassi, i suoi dentro e fuori, i suoi su e giù.
Claudio Busatto ha pensato di farli raccontare – direttamente, quasi personalmente – alla bicicletta. Ha avuto un’idea: sistemare una specie di pantografo sul portapacchi posteriore, attaccarlo alla ruota, poi lasciar fare, cioè disegnare, interpretare, ricamare, e vedere l’effetto che fa.
C’è da capirlo, e da conoscerlo, Busatto. Ventotto anni, veneziano di Salzano, istituto d’arte e adesso designer. Sedie, lampade, oggettistica. Ha rimediato una bici da un ecocentro, bel modo per dire discarica, le ha restituito vita e orizzonti, ha cominciato a pedalare, e pedalando gli è venuta questa idea del diario di bordo automatico. Un modo anche per pedalare & lavorare, per pedalare & creare, per pedalare & autofinanziarsi. I prezzi sono popolari.
Il sistema dev’essere ancora perfezionato. Perché la bici non riesce a riprodurre fedelmente il percorso, secondo gli sbalzi, le curve, le soste, i bivi, i pensieri e i ripensamenti, le avventure che accompagnano ogni uscita a pedali. Finora il disegno dipende da come Busatto gioca con quelle rotelle applicate alla bici.
Intanto, però, le sue mostre stradali sono state allestite a Bologna per il movimento salvaiciclisti, a Portogruaro per il festival Ciclomundi, a Venezia per gli artisti di strada. I quadri venduti gli servono per pedalare avanti, alla ricerca di nuove soluzioni. Fantasia e coraggio non gli mancano. La prossima meta sarà il Perù, in agosto. Atapuma, o qualche altro dio, lo ispireranno.
Per avere un’idea: pagina Facebook, draw the trip.
giovedì 30 ottobre 2014